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Differenziata e qualità dell’aria, un’altra bocciatura. Il documento di Legambiente.

27 Ottobre 2015
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Ecosistema UrbanoTutti gli anni, di questi tempi, i comuni d’Italia aspettano con ansia i risultati dell’indagine di legambiente sulla vivibilità delle città. Si chiama “Ecosistema Urbano” ed è una ricerca realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerche Ambiente Italia e con il Sole 24 Ore, prende in esame i 104 capoluoghi di provincia italiani rispetto a parametri ambientali. Quest’anno Napoli ha perso posizioni. Per carità, era già in coda alla classifica ed è finita solo un pò più in basso, ma lo scivolamento dal posto numero 87 al 90esimo fa comunque un pò male. In cima alla classifica ci sono Verbania, Trento e Belluno; in coda come sempre tutte città del Sud con Messina all’ultimo posto preceduta da Agrigento e Palermo. Il dato più difficile da digerire è quello legato alla raccolta differenziata che vede Napoli sempre più sprofondare dall’82ma posizione all’85ma. È  vero, rispetto allo scorso anno i valori sono leggerissimamente cresciuti dal 20,7% al 22,2. Ma il resto d’Italia su questo fronte corre a velocità quasi doppia con un valore medio che supera il 49%. E i numeri sulla differenziata sono ancora più sconfortanti se confrontati con quelli della produzione di immondizia che è scivolata verso il basso: ogni napoletano l’anno scorso produceva 511 kg di spazzatura, quest’anno ne ha creati 507. Valori sconfortanti anche su molti altri fronti, dalla qualità dell’aria: c’è un impercettibile miglioramento nel pm10 (dal 70mo al 63mo posto) al quale fanno riscontro pesanti sforamenti sul fronte della media di ozono e di biossido di azoto. Notizie bruttine anche sul fronte del trasporto pubblico con Napoli terz’ultima fra le grandi città per percorrenza annua per abitante. Drammaticamente 90esima la città anche per l’indice di ciclabilità che assegna a Partenope un misero 0,29% rispetto, ad esempio, al 70% di Mantova o al 39 di Reggio Emilia. Piccoli segnali positivi, però, ce ne sono e rappresentano un lumicino in fondo al tunnel. L’indice di mortalità in incidenti stradali è, fortunatamente sceso dal terribile 3,5 per lOOmila abitanti registrato l’anno scorso al 2,67 inserito nella ricerca di quest’anno. Anche sull’estensione delle isole pedonali il rapporto di Legambiente regala sorrisi a Napoli registrando quasi un raddoppio che si manifesta con 0,46 mq per abitante rispetto al ben più misero 0,28 segnalato in passato. Leggi l’articolo in pdf

 

 

Fonte: “Il Mattino” del 27 ottobre 2015

 

 

 

 

 

 

 

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