Con l’approvazione, da parte del Consiglio Comunale, della delibera di Giunta sull’istituzione del “Laboratorio Napoli per una Costituente dei Beni comuni”, Napoli è la prima ed unica amministrazione comunale in Italia a dotarsi di un nuovo modo condiviso e partecipativo di individuazione e attuazione delle politiche locali. Si tratta di una vera e propria cessione di sovranità.
Il percorso, voluto dall’assessore ai Beni Comuni, Informatizzazione e Democrazia Partecipativa, e che arriva oggi a sua maturazione, attua una delle priorità, quella sui nuovi metodi di partecipazione democratica, individuata dal sindaco Luigi De Magistris nel suo discorso programmatico davanti al Consiglio Comunale il 16 giugno 2011.
“Dopo la fase sperimentale delle più emergenti innovazioni in materia di “titolarità diffusa” – spiega Lucarelli – ora la collettività diventa realmente protagonista nell’individuazione delle politiche di protezione, gestione e valorizzazione dei beni volti alla soddisfazione dei beni primari”. “In un’organizzazione della Pubblica Amministrazione informata a principi di democrazia e diretta partecipazione all’amministrazione locale – aggiunge Lucarelli – è determinante la valorizzazione di associazioni e di altre forme di aggregazione attiva di cittadini, radicate nella realtà locale e determinanti per le attività di interesse pubblico”.
“Il Laboratorio Napoli – conclude l’assessore – potrà essere la fucina nella quale troveranno spazio processi elaborativi di base, proposte dal basso, forme di sintesi per la promozione, gestione e valorizzazione dei Beni Comuni, intesi quali direttamente connessi all’esplicazione dei diritti degli individui, in quanto tali e in quanto cives. Si passa dalla democrazia della partecipazione alla sperimentazione di forme reali ed effettive di diritto alla partecipazione”
Fonte: Comune di Napoli